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Il Kendo

"Una cosa è l'allenamento al principio ed un'altra cosa è l'allenamento alla tecnica.
Ho già spiegato sopra questo principio: quando sei avviato ad esso non è nulla.
Devi semplicemente imparare come gettar via la tua mente.
Solo gradualmente ci si avvicina a quanto detto. Ma se non ti alleni per mezzo di una tecnica e
ti riempi soltanto il petto con un principio, il tuo corpo e la tua mente non funzioneranno.
Allenarsi per mezzo di una tecnica è quell'allenamento che, se continuamente ripetuto, fa delle cinque posizioni un'unica posizione.
Anche se conosci il principio e non sei capace di muoverti liberamente nell'azione, non è bene.
E anche se sai usare bene il tuo corpo e la spada, ma se non hai chiari gli aspetti più profondi del principio, probabilmente non raggiungerai mai una piena efficienza.
La tecnica e il principio sono proprio come le due ruote di un carro."

Yagyu Munenori
Il kendo è l'arte marziale giapponese per eccellenza,
la scherma tradizionale dei samurai.
Si basa su tradizioni millenarie proprie della cultura nipponica, ma non per questo non può essere apprrezzata e studiata anche da noi occidentali.

La parola Kendo significa letteralmente "via delle spada" e, secondo la definizione della Federazione Giapponese, il suo scopo è disciplinare il carattere umano attraverso l'applicazione dei pricipi della spada.
Non bisogna vedere il kendo come una tecnica di combattimento, per lo meno non solo, ma come un percorso (una via!) di crescita personale.
Alcuni principi fondamentali sono, ad esempio, lo studio delle buone maniere, della cortesia e della filosofia del combattimento, l'accettazione serena di una vittoria o di una sconfitta, la gratitudine verso il compagno che ci colpisce perchè ci mostra le nostre debolezze.
Un approccio decisamente diverso dalle molte moderne attività sportive, votate all'agonismo più estremo che troppo spesso dimenticano il ruolo dell'educazione e della crescita dell'individuo.







Cosa è allora il kendo?

E' uno sport?
E' una disciplina?

Forse la domanda più giusta è: dove ci può portare?

La tecnica e il principio